Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38580 del 2 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38580PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, previsto dall'art. 314 c.p.p., comma 1, spetta al soggetto assolto con sentenza irrevocabile perché il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto, perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato, qualora lo stesso abbia subito restrizioni della libertà personale nelle forme della custodia cautelare. Tale diritto non spetta a chi abbia dato luogo o concorso a dare causa per dolo o colpa grave alla custodia cautelare. La condotta ostativa che legittima il rigetto della domanda di riparazione deve essere qualificata in termini di colpa grave, ossia di eclatante o macroscopica negligenza, imprudenza o violazione di norme o regolamenti, tale da costituire una non voluta ma prevedibile ragione di intervento dell'autorità giudiziaria e di adozione o mantenimento di un provvedimento restrittivo della libertà personale. La mera condotta incauta o colposa in termini lievi, pur se riprovevole, non integra i presupposti per il rigetto della domanda di riparazione per ingiusta detenzione. Il giudice di merito deve fondare la propria decisione su fatti concreti e precisi, evitando di basarsi su mere supposizioni, e deve fornire adeguata e congrua motivazione in ordine alla sussistenza della condotta ostativa, in assenza della quale il provvedimento è viziato per carenza motivazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMPANATO Graziana - Presidente

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. WA. N. IL (OMESSO);

1) MINISTERO ECONOMIA E FINANZE;

avverso l'ordinanza n. 16/2007 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 04/11/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

lette le conclusioni del P.G. D'ANGELO Giovanni che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'impugnata ordinanza.

FATTO E DIRITTO

Ricorre per cassazione il difensore di fi…

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