Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7486 del 20 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:7486PEN

Massima

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Il comportamento violento e di resistenza opposto da un soggetto nei confronti di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, anche in assenza di intenti discriminatori o vessatori da parte di questi ultimi, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, senza che possa essere invocata l'esimente dello stato di necessità di cui al Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 288 del 1944, articolo 4, qualora l'intervento degli agenti risulti finalizzato al legittimo compimento di attività di polizia giudiziaria. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, può legittimamente disattendere le argomentazioni difensive volte a contestare la ricostruzione fattuale operata sulla base delle risultanze processuali, in quanto tale valutazione rientra nella sua esclusiva competenza e non è sindacabile in sede di legittimità, se sorretta da adeguata motivazione logica e coerente. Parimenti, il giudice può legittimamente rigettare la richiesta di accertamento peritale sulle lesioni riportate dall'imputato, in quanto tale provvedimento rientra nella sua discrezionalità e non è censurabile in cassazione, se adeguatamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Felic - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

KE. Mo. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Genova 27 febbraio 2007 n. 579.

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, Dr. Carlo DI CASOLA, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

Osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Con sentenza del 27 febbraio 2002 n. 1042 il Tribunale di Genova dichiarava Ke. Mo. colpevole a) …

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