Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26689 del 27 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26689PEN

Massima

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La pericolosità sociale, quale presupposto ineludibile della confisca di prevenzione, costituisce altresì la "misura temporale" del suo ambito applicativo. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare se la pericolosità sociale del proposto investa l'intero suo percorso esistenziale oppure sia individuabile un momento iniziale e un termine finale, al fine di stabilire se siano suscettibili di ablazione tutti i beni riconducibili al proposto ovvero soltanto quelli ricadenti nel periodo temporale in cui si è manifestata la sua pericolosità. Ove il giudice non abbia effettuato tale accertamento, il provvedimento di confisca deve essere annullato e la causa rinviata per un nuovo esame, nel rispetto dei principi enunciati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 73/2014 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 06/06/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MANCUSO LUIGI FABRIZIO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. ANIELLO Roberto, Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi, con la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese…

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