Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2851 del 27 gennaio 2004

ECLI:IT:CASS:2004:2851PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti può configurarsi anche nel vincolo tra coloro che acquistano e coloro che vendono all'ingrosso, oltre che tra chi assume la figura di distributore al minuto o di piccolo spacciatore, quando essi si rivolgano agli stessi grossisti, con interessi anche contrapposti ma unificati nella finalità di ottenere il conseguimento di un lucro dal traffico illecito. L'associazione può articolarsi in più sottogruppi, anche in concorrenza tra loro, purché tra tutti i componenti sussista un accordo complessivo con assunzione di ruoli in vista della perpetrazione di delitti nel campo del commercio di stupefacenti senza limiti di tempo. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è necessaria la prova di una minuziosa organizzazione o di una previsione di utili, essendo sufficiente l'esistenza di un vincolo associativo tra i partecipi, anche di fatto, in forza del quale essi operano nel settore del traffico di droga, nella consapevolezza che le attività proprie ed altrui ricevono vicendevole ausilio e tutte contribuiscono all'attuazione del programma criminale. L'attenuante prevista dall'art. 74, comma 7, del D.P.R. n. 309/1990 può essere riconosciuta solo ove il contributo fornito dall'imputato abbia concretamente impedito la protrazione dell'attività criminosa o abbia consentito la sottrazione di risorse rilevanti per la commissione di delitti, non rilevando a tal fine la mera confessione o la semplice indicazione di nomi di correi non altrimenti individuabili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
TROJANO Pasquale - Presidente
AMBROSINI Giangiulio - Consigliere
SERPICO Francesco - Consigliere
COLLA Giorgio - Rel. Consigliere
DI CASOLA Carlo - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pa. Ch., n. a Ud. il (...);
Fr. Ve., n. a Ud. il (...);
Al. Ba., n. a Ud. il (...);
Ch. Za., n. a Ud. il (...);
Ma. Ma., n. a S. Da. (Ud.) il (...);
Da. Vi., n. a Ba., il (...);
Lu. Do., n. a Do. (Ve.) il (...);
nei confronti di:
sentenza in data 3 febbraio 2000 della Corte d'appello di Trieste;
udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Procuratore Generale nella persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilità dei ricorsi di Fr. Ve., Al. Ba., Ch. Za. e Da. Vi.; per il ri…

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