Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37100 del 22 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:37100PEN

Massima

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Il pubblico ministero è tenuto a trasmettere al tribunale del riesame solo gli atti selezionati per sostenere la richiesta di applicazione della misura cautelare, oltre agli elementi a favore dell'indagato, senza alcun obbligo di trasmettere l'intero fascicolo processuale. L'omessa trasmissione di atti, come le registrazioni delle intercettazioni, non determina l'invalidità dell'ordinanza cautelare, purché il difensore abbia comunque la possibilità di accedere a tali atti per l'esercizio dei diritti di difesa, anche attraverso la richiesta di rinvio dell'udienza di riesame. La mancata traduzione in lingua nota all'indagato alloglotta dell'ordinanza cautelare non ne comporta la nullità, ma solo la sospensione del termine per l'impugnazione, salvo che l'indagato non dimostri un concreto pregiudizio al suo diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO E.A. - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/6/2020 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che chiede dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Gli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS) hanno proposto ricorso per la cassazione dell'ordinanza del 26 giugno 2020…

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