Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30109 del 27 agosto 2002

ECLI:IT:CASS:2002:30109PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può fondare il proprio convincimento sulle dichiarazioni accusatorie rese dai coimputati e dai collaboratori di giustizia, purché tali dichiarazioni siano sorrette da elementi di riscontro individualizzanti, idonei a confermare l'attendibilità intrinseca dei soggetti che le hanno rese. Tali riscontri, ai sensi dell'art. 273, comma 1-bis, c.p.p., non devono necessariamente consistere in prove dirette dei fatti contestati, ma possono essere costituiti anche da altri elementi di prova, come le risultanze degli accertamenti di polizia giudiziaria, le ammissioni di altri indagati e le plurime chiamate in correità convergenti nella descrizione dei fatti delittuosi addebitati all'indagato. La valutazione di tali elementi di riscontro rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità, salvo che non si ravvisi un vizio argomentativo derivante da una palese alterazione dei fatti e delle circostanze accertati, tale da inficiare il risultato conclusivo della decisione.

Sentenza completa

SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO
Il Tribunale del riesame di Palermo confermava -con esclusione dei reati di cui ai capi 12, 18, 19, 20, 23, e 24 ed all'esigenza cautelare sub lettera b) dell'art. 274 c.p.p.- l'ordinanza del GIP in data 9.11.2001, con la quale era stata applicata a F. L. la misura cautelare della custodia in carcere in quanto indagato per i delitti di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al compimento di rapina aggravata, nonché per numerose rapine aggravate, sequestri di persona, detenzione e porto illegali di armi, ivi compresi i reati-fine relativi ai predetti capi.
I gravi indizi di colpevolezza venivano desunti dalle chiamate in correità di coindagati, le cui dichiarazioni unitamente a quelle del collaboratore C. F., erano ritenute attendibili ed avvalorate da molteplici riscontri, costituiti soprattutto dall'esame dei tabulati telefonici delle utenze mobili in uso agli indagati e dagli accertamenti di P.G. effettuati…

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