Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4671 del 5 febbraio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:4671PEN

Massima

La chiamata di correo di un collaboratore di giustizia, se precisa, coerente e circostanziata, può costituire fonte di convincimento circa la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, a condizione che essa trovi riscontro in elementi esterni, anche di natura logica, che ne rendano verosimile il contenuto. Tali riscontri esterni possono essere costituiti anche da altre dichiarazioni convergenti, rese in piena autonomia rispetto alla precedente, in modo da escludere il dubbio di reciproche influenze. In tale contesto, i giudici di merito possono correttamente valutare gli elementi probatori nel loro complesso, superando eventuali discrasie o contrasti, purché la motivazione risulti logica e immune da vizi logico-giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

PRIMA SEZIONE PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg:

Dott. FAZZIOLI EDOARDO PRESIDENTE

1. Dott. CHIEFFI SEVERO CONSIGLIERE

2. Dott. SILVESTRI GIOVANNI CONSIGLIERE

3. Dott. CULOT DARIO CONSIGLIERE

4. Dott. CAVALLO ALDO CONSIGLIERE

ha pronunciato la seguente

SENTENZA

sul ricorso proposto da

1) De.Gi. N. IL. (...)

avverso ORDINANZA del 24/07/2006

TRIB. LIBERTA di NAPOLI sentita la relazione fatta dal Consigliere CHIEFFI SEVERO

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità

Considerato in fatto e in diritto

Con ordinanza 24/07/2006 il Tribunale del riesame di Napoli confermava l'ordinanza 05/07/2006 del G.I.P. del Tribunale in sede, con la quale era stata applicata la misura cautel…

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