Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3243 del 27 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:3243PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali, come la sorveglianza speciale e la confisca di beni, è legittimo quando risulti adeguatamente motivato sulla base di elementi oggettivi che dimostrino la pericolosità sociale del soggetto e la sproporzione tra il suo tenore di vita e i redditi dichiarati. La motivazione non può fondarsi su meri sospetti o su elementi valutativi generici, ma deve fare riferimento a risultanze fattuali concrete, quali l'affiliazione a contesti criminali organizzati, l'assunzione di ruoli di rilievo all'interno della struttura associativa e l'acquisizione di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi leciti. Tali presupposti devono essere accertati dal giudice in modo rigoroso e analitico, senza che sia sufficiente un'argomentazione meramente apparente o carente. Inoltre, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di applicazione di misure di prevenzione è ammesso solo per violazione di legge, essendo preclusa la deduzione di vizi motivazionali, salvo l'ipotesi di totale assenza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - rel. Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 30/01/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MAZZITELLI CATERINA;
Letta la requisitoria del Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza, emessa in data 30 gennaio 2019, la Corte d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.