Il rilascio di un provvedimento amministrativo di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 7 della legge n. 1497/1939 richiede il previo invio all'interessato dell'avviso di avvio del procedimento, ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge n. 241/1990, al fine di garantire la partecipazione del destinatario al procedimento e il suo diritto di accesso agli atti e di presentare memorie e documenti. L'omissione di tale comunicazione determina l'illegittimità del provvedimento finale, salvo che non ricorrano particolari esigenze di celerità o che l'iniziativa sia stata presa dalla stessa parte interessata. Inoltre, il provvedimento di ritiro di un'autorizzazione paesaggistica deve essere adeguatamente motivato, non essendo sufficiente il mero riferimento a presunte irregolarità formali nell'atto originario, come l'errata qualificazione giuridica dello stesso o l'omessa indicazione di alcuni elementi. Infatti, tali vizi, ove effettivamente sussistenti, non incidono sulla sostanza del provvedimento ampliativo e non possono quindi giustificarne il ritiro, se non previa integrazione o correzione dell'atto. Infine, l'invio dell'autorizzazione paesaggistica al Ministero competente, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 431/1985, deve avvenire successivamente al suo rilascio, e non prima, come erroneamente ritenuto dall'amministrazione procedente.