Cassazione penale Sez. V sentenza n. 57051 del 18 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:57051PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso in atto pubblico commesso da un soggetto che dichiara falsamente di essere iscritto nelle liste elettorali al fine di attestare il possesso di requisiti per l'inclusione in graduatorie pubbliche integra il reato di cui all'art. 483 c.p., a prescindere dalla sussistenza di limitazioni alla capacità elettorale dell'imputato al momento della dichiarazione, in quanto la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, pur essendo stata irrogata in precedenti procedimenti penali, non risulta assorbita da successive condanne in continuazione, dovendo farsi riferimento, ai fini della durata della pena accessoria, alla pena principale più grave, determinata in esito al giudizio di bilanciamento delle circostanze, e non già a quella complessivamente inflitta per il reato continuato. Inoltre, la mancata assunzione di una prova decisiva, quale motivo di impugnazione per cassazione, può essere dedotta solo in relazione ai mezzi di prova formalmente richiesti e non ammessi, e non anche nel caso in cui il mezzo di prova sia stato semplicemente sollecitato dalla parte senza che il giudice di merito abbia ritenuto necessaria la sua assunzione ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Ros - Rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/03/2017 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 16 marzo 2017 la Corte di Appello di Bologna ha confermato la sentenza del Tribunale di Parma del …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.