Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8961 del 5 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8961PEN

Massima

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Il consenso della persona offesa è elemento essenziale per la legittima pubblicazione di sue fotografie, anche se già diffuse su internet, al fine di trarne profitto, in quanto la mancanza di tale consenso integra il reato di cui all'art. 167 del d.lgs. n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), a prescindere dalla consapevolezza della persona offesa circa la presenza delle foto sul sito web. Tuttavia, la concessione delle circostanze attenuanti generiche, in presenza di un comportamento processuale collaborativo del reo, come il risarcimento integrale del danno prima dell'apertura del dibattimento, e di una condotta di vita pregressa incensurata, può comportare la prescrizione del reato, rendendo superfluo l'accertamento della sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabet - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/10/2018 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROSI ELISABETTA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. SALZANO FRANCESCO che conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Che la Corte d'Appello di Firenze, con sentenza emessa in data 12 ottobre 2018, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di…

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