Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32661 del 23 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32661PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata si configura quando, mediante dichiarazioni false, l'agente induce in errore un ente previdenziale o assistenziale, ottenendone indebitamente prestazioni e benefici. Tale condotta è penalmente rilevante e non può essere ricondotta alla mera violazione di obblighi amministrativi, come l'omesso versamento di contributi. Il principio del "ne bis in idem" non opera quando la medesima condotta integra contemporaneamente più fattispecie di reato, in quanto la valutazione giuridica della stessa è autonoma rispetto alla sua dimensione storico-naturalistica. Il giudice di merito può legittimamente negare le attenuanti generiche, motivando il diniego con il richiamo alla decisione del giudice di primo grado. La prescrizione del reato decorre non dalla condotta, ma dal momento in cui l'ente previdenziale ha erogato le prestazioni indebitamente ottenute, essendo tale elemento essenziale per la configurazione del reato di truffa. L'onere di allegare i momenti rilevanti ai fini della prescrizione grava sul ricorrente, che non può limitarsi a dedurre genericamente la maturazione del termine prescrizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Libero - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 16/11/2012 della Corte d'appello di Potenza;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PRATOLA Gianluigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo…

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