Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21770 del 4 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:21770PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando gli atti posti in essere dall'agente, valutati ex ante, siano idonei e univoci a realizzare l'evento morte, anche se l'agente non abbia agito con l'intenzione diretta di uccidere, ma si sia rappresentato l'evento morte come conseguenza altamente probabile della sua condotta. Pertanto, il dolo del tentato omicidio sussiste non solo quando l'agente abbia agito con l'intenzione di uccidere, ma anche quando egli si sia rappresentato l'evento morte come conseguenza altamente probabile della sua azione, che ciononostante ha posto in essere. Ai fini della configurabilità del tentativo di omicidio, rilevano elementi quali la micidialità dell'arma adoperata, la reiterazione dei colpi, la breve distanza del bersaglio, la direzione dei colpi ad altezza d'uomo, la parte del corpo attinta, vicina ad organi vitali, che lasciano desumere con certezza l'intenzione di uccidere o, quantomeno, l'accettazione da parte dell'agente che l'evento morte si verificasse come conseguenza altamente probabile della sua condotta. La valutazione della congruità della pena inflitta deve essere effettuata sulla base dei parametri di cui all'art. 133 c.p., tenendo conto delle modalità della condotta e della personalità dell'imputato, senza che l'erronea indicazione nel dispositivo del nome dell'appellante comporti nullità della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/11/2006 CORTE APPELLO di BARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIEFFI SEVERO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con sentenza 14/11/2006 la Corte di Appello di Bari confermava la sentenza 02/…

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