Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25845 del 2 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:25845PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale, ai sensi dell'art. 337 c.p., integra un concorso formale di reati, ai sensi dell'art. 81, comma 1, c.p., qualora la condotta sia posta in essere nei confronti di più pubblici ufficiali nell'ambito del medesimo contesto fattuale, in quanto l'interesse protetto dalla norma incriminatrice è il regolare funzionamento della Pubblica Amministrazione, a prescindere dal numero di soggetti passivi coinvolti. Pertanto, la condotta di chi, nel medesimo contesto, usi violenza o minaccia per opporsi a più pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o servizio, dà luogo a un concorso formale di reati, con conseguente necessità di applicare il relativo aumento di pena. Tale principio, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, si fonda sulla considerazione che la condotta sanzionata e l'oggetto materiale su cui essa ricade, consistenti nell'opposizione-offesa a "un" (id est ciascun) pubblico ufficiale agente, non possono indurre alla diversa conclusione che, quando la condotta sia posta in essere in danno di più pubblici ufficiali, si sia in presenza di un'unica condotta illecita, atteso che l'interesse protetto dalla norma incriminatrice è il regolare funzionamento della Pubblica Amministrazione, a prescindere dal numero di soggetti passivi coinvolti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Relatore

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Brescia;
nel procedimento a carico di:
Do.St., nato a C il (Omissis);
avverso la sentenza del 12/04/2023 del Tribunale di Cremona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Emilia Anna Giordano;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Giuseppe Riccardi che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
lette le conclusioni del difensore dell'imputato, Avvocato Ma.Ta., che si …

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