Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1022 del 2023

ECLI:IT:TARPIE:2023:1022SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di permesso di costruire, afferma i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione di opere abusive è un atto dovuto per il Comune, senza che possano rilevare le condizioni soggettive del proprietario, come lo stato di necessità abitativa della sua famiglia. L'adozione dell'ordinanza di demolizione consegue necessariamente al riscontro dell'abusività delle opere, senza che possa ipotizzarsi alcun legittimo affidamento in relazione a un intervento ab origine illegittimo. 2. Le case mobili destinate all'utilizzo abitativo, anche se fissate su ruote, costituiscono costruzioni che necessitano del preventivo rilascio del titolo abilitativo edilizio, non potendo essere qualificate come strutture precarie esenti da tale obbligo. La trasformazione del territorio deve essere valutata nella sua unitarietà, senza possibilità di scomporla artificiosamente per assoggettare ciascuna componente ad un più favorevole regime edilizio. 3. Nell'ambito del procedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle aree interessate dagli abusi, l'Amministrazione deve motivare specificamente l'individuazione dell'area ulteriore rispetto a quella di sedime delle opere abusive, in conformità al criterio previsto dall'art. 31 del D.P.R. 380/2001, secondo cui tale area può essere acquisita solo se necessaria alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive, in base alle vigenti prescrizioni urbanistiche. La mancata esplicitazione di tali ragioni determina l'illegittimità del provvedimento di acquisizione per la parte eccedente l'area di sedime.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/12/2023

N. 01022/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00490/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 490 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Isabella Gallino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Torino, corso Francia n. 226;

contro

Comune di Carmagnola, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Patrizia Gorgo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Racconigi, via del Canale n. 14;

per l'annullamento

per quanto riguarda il ricorso intro…

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