Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26525 del 24 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26525PEN

Massima

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La violazione dell'obbligo di dimora, imposto come prescrizione accessoria alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, integra la fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 9, comma 1, della L. n. 1423 del 1956 (ora art. 76, comma 3, del D.Lgs. n. 159 del 2011) e non il più grave reato di cui al comma 2 della medesima disposizione, riservato al mancato rispetto dell'obbligo o del divieto di soggiorno, se imposti congiuntamente alla sorveglianza speciale. Pertanto, la condotta del sorvegliato speciale che si allontana dalla propria dimora senza preventivo avviso all'autorità di pubblica sicurezza è punita con la pena dell'arresto e non della reclusione. Inoltre, il reato contravvenzionale si prescrive nel termine massimo di cinque anni dalla data del fatto, tenuto conto dei periodi di sospensione della prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI CAGLIARI;
nei confronti di:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 169/2014 emessa dal TRIBUNALE DI CAGLIARI in data 15/12/2014;
udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO Aldo;
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. GALLI Massimo, che chiedeva l'annullamento della sentenza impugnata senza rinvio per intervenuta prescrizione;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che …

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