Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34410 del 23 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34410PEN

Massima

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Il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite, pur costituendo un grave reato, non è di per sé sufficiente a integrare gli elementi costitutivi della partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, in assenza di specifici elementi probatori che dimostrino l'effettiva adesione del soggetto al sodalizio criminale e il suo contributo al perseguimento degli scopi comuni del gruppo. Pertanto, la mera attività di riciclaggio, anche se svolta a favore di esponenti di un'organizzazione mafiosa, non è di per sé indice inequivocabile della partecipazione dell'agente all'associazione, essendo necessario accertare in concreto la sussistenza di una effettiva affectio societatis e di un ruolo attivo nell'ambito del sodalizio, attraverso elementi probatori specifici e non deducibili in via meramente presuntiva dalla condotta di riciclaggio. La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa deve pertanto essere condotta con particolare rigore, senza poter desumere automaticamente tale elemento dalla sola condotta di riciclaggio, pur se svolta a favore di esponenti della consorteria criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. AGRO' Antonio Stefano - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da

FU. En. , n. a (OMESSO);

avverso la ordinanza in data 19 febbraio-1 marzo 2010 del Tribunale di Napoli;

Visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Giovanni Conti;

Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. SALVI Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO

Con la ordinanza in epigrafe, il Tribunale …

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