Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44421 del 22 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:44421PEN

Massima

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Il termine di trenta giorni per la presentazione del ricorso per rescissione del giudicato, previsto dall'art. 629-bis c.p.p., decorre non dal momento in cui il condannato ha avuto conoscenza della sentenza, ma da quello in cui lo stesso ha avuto conoscenza dell'avvio del procedimento, come ad esempio dalla notifica del precetto e del titolo esecutivo. Il mancato rispetto di tale termine comporta l'inammissibilità del ricorso per tardività, a prescindere dalle modalità di presentazione dello stesso e dalla violazione del contraddittorio nei confronti della parte civile, in quanto tali profili non incidono sulla tempestività dell'impugnazione. La Corte di Cassazione, pertanto, annulla senza rinvio l'ordinanza che aveva accolto il ricorso per rescissione del giudicato, disponendone la trasmissione al primo giudice per i provvedimenti di competenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza dell'11 febbraio 2022, della Corte d'appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere MICHELE CUOCO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale PEDICINI ETTORE, che ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. La rico…

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