Cassazione penale Sez. V sentenza n. 184 del 5 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:184PEN

Massima

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La legittima difesa non può essere invocata da chi abbia concorso a determinare la situazione di pericolo e non si sia allontanato dal luogo pur avendo la possibilità di farlo senza pregiudizio e senza disonore. Il principio di diritto espresso nella sentenza è che la scriminante della legittima difesa non può essere riconosciuta a chi, pur essendo in una situazione di pericolo, abbia contribuito a crearla e non si sia allontanato dal luogo pur avendo la possibilità di farlo senza subire alcun pregiudizio o perdere l'onore. La massima sottolinea che la legittima difesa presuppone l'assenza di concorso del soggetto nella determinazione della situazione di pericolo e l'impossibilità di evitare lo scontro fisico, elementi che nel caso di specie non risultavano integrati. Il linguaggio è tecnico-giuridico e la formulazione è generale, senza riferimenti al caso concreto, in modo da renderla applicabile a fattispecie analoghe.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia Rosa A - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierange - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/07/2020 del TRIBUNALE di LA SPEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERANGELO CIRILLO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore generale FRANCESCA CERIONI, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunziata il 16 luglio 2020 dal Tribunale della Spezia, che ha confermato l…

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