Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 828 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:828SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'opera abusiva risulta realizzata successivamente alla data prevista dalla legge, in quanto l'onere di provare l'ultimazione dell'abuso entro il termine stabilito dalla normativa incombe sul privato che presenta l'istanza di sanatoria. L'Amministrazione non è tenuta ad acquisire il parere della Commissione edilizia comunale quando l'istanza di condono è ritenuta inammissibile per essere stata realizzata l'opera in data successiva a quella prescritta dalla legge. Pertanto, il diniego di condono e l'ordinanza di demolizione conseguente sono legittimi qualora l'Amministrazione accerti, sulla base di elementi probatori idonei, che l'opera abusiva è stata realizzata oltre il termine previsto dalla normativa sul condono edilizio, senza che il privato riesca a fornire la prova contraria.

Sentenza completa

N. 05532/1997
REG.RIC.

N. 00828/2013 REG.PROV.COLL.

N. 05532/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5532 del 1997, proposto da Gargiulo Antonino, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Saverio Esposito, con domicilio eletto presso la Segreteria del T.A.R., in Napoli, piazza Municipio n. 64;

contro

il Comune di S. Agnello, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Ferdinando Pinto, con domicilio eletto presso lo studio Branca in Napoli, via dei Mille n.16;

per l'annullamento

del diniego di sanatoria edilizia (art. 39 della legge n. 724/1994 e art. 36 della legge n. 47/1985) prot. n. 3744 del 23.3.1997, notificata il 3.4.1997, e del…

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