Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27319 del 22 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27319PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La retrodatazione della decorrenza del termine di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p., opera quando tra i diversi fatti di reato oggetto di procedimenti penali distinti sussiste una connessione qualificata, nel senso che i fatti della seconda ordinanza cautelare siano desumibili dagli atti del primo procedimento prima del rinvio a giudizio per i reati ivi contestati. In assenza di tale connessione qualificata, la retrodatazione è comunque possibile qualora gli elementi giustificativi della seconda ordinanza siano desumibili dagli atti già al momento dell'emissione della prima, purché i due procedimenti siano in corso davanti alla medesima autorità giudiziaria e la loro separazione sia frutto di una scelta del pubblico ministero. L'onere di dimostrare la sussistenza di tali presupposti grava sulla parte che invoca l'applicazione della retrodatazione nel procedimento di riesame. La "desumibilità" dagli atti non si identifica con la mera conoscenza o conoscibilità dei fatti, ma presuppone l'esistenza di un compendio probatorio di tale gravità e completezza da legittimare l'adozione della seconda misura cautelare fin dal momento in cui è stata adottata la prima. Inoltre, la questione relativa alla retrodatazione può essere dedotta nel procedimento di riesame solo se il termine di custodia cautelare risulti interamente scaduto per effetto della retrodatazione al momento del secondo provvedimento cautelare e tutti gli elementi idonei a giustificare la seconda ordinanza siano desumibili dalla prima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierlu - Presidente

Dott. CAPPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI M - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benede - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabriz - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 01/03/2023 del Tribunale di Catanzaro;
letti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza;
udito il difensore ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso, riportandosi ai motivi.
RIT…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.