Il Comune non può pretendere di esercitare alcun diritto di esclusiva nello svolgimento dell'attività fieristica nel suo ambito territoriale, in quanto il principio della liberalizzazione delle attività economiche, derivante dal Trattato CE e dall'interpretazione della Corte di Giustizia, impone che l'organizzazione di fiere e mercati non sia riservata in via esclusiva alle sole aree pubbliche o private di cui il Comune abbia la disponibilità. Pertanto, il diniego di autorizzazione per lo svolgimento di una manifestazione fieristica locale, fondato sulla presunta necessità di una riserva comunale sull'attività, è illegittimo in quanto in contrasto con il principio di liberalizzazione delle attività economiche. Il Comune non può, attraverso provvedimenti amministrativi, limitare l'accesso di operatori privati all'organizzazione di eventi fieristici, essendo tale attività aperta alla libera iniziativa economica, nel rispetto delle norme di sicurezza e di tutela dell'ordine pubblico. L'annullamento di un provvedimento di diniego di autorizzazione per una manifestazione fieristica locale, motivato dalla pretesa riserva comunale sull'attività, si fonda sulla prevalenza del principio di liberalizzazione delle attività economiche rispetto alle esigenze di controllo e programmazione comunale dell'offerta fieristica, in assenza di specifiche ragioni di interesse pubblico che giustifichino limitazioni all'iniziativa privata.