Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26036 del 14 luglio 2005

ECLI:IT:CASS:2005:26036PEN

Massima

Massima ufficiale
In applicazione del principio di autonomia e di segmentazione dei termini di custodia cautelare fissati per le singole fasi del procedimento, la sentenza n. 253 del 2004 della Corte Costituzionale, che ha esteso ai termini di fase la disciplina dettata dall'art. 722 c.p.p. in tema di custodia cautelare all'estero, non produce i suoi effetti "ora per allora" sui rapporti processuali cautelari in corso, per i quali la fase delle indagini preliminari si sia conclusa prima della pubblicazione della medesima sentenza.

Sentenza completa

OSSERVA IN FATTO E IN DIRITTO
1. - Con ordinanza dell'1/4/2005 il Tribunale di Roma respingeva l'appello proposto da Ro. Pe. -imputato del reato di omicidio volontario ed altro- contro il provvedimento del G.i.p. del Tribunale di Velletri, reiettivo dell'istanza di scarcerazione "ora per allora" per l'intervenuta scadenza dei termini di durata massima di custodia cautelare per la fase delle indagini preliminari, sull'assorbente rilievo che, pur dovendosi computare la custodia cautelare sofferta all'estero ai fini estradizionali giusta l'art. 722 c.p.p., nella lettura conseguente alla parziale illegittimità costituzionale della disposizione pronunciata dalla Corte costituzionale, la fase delle indagini preliminari s'era già conclusa alla data di pubblicazione della pronuncia costituzionale n. 253/04 (21 luglio 2004), per essere stato Ro. Pe. giudicato in primo grado dal G.u.p. con sentenza di condanna del 12/7/2004 e per essere pe…

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