Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18932 del 17 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18932PEN

Massima

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La detenzione e la cessione di sostanze stupefacenti, pur essendo condotte distinte sul piano ontologico e cronologico, integrano autonome fattispecie di reato, eventualmente unificabili sotto il vincolo della continuazione qualora siano commesse dagli stessi soggetti in concorso tra loro e in presenza di un disegno criminoso unitario. Il reato di favoreggiamento, avente natura residuale, è configurabile solo quando la condotta dell'agente non abbia fornito un contributo causale alla commissione dell'illecito, cosicché senza quel contributo il reato o non sarebbe stato commesso o sarebbe stato commesso con un programma diverso. Pertanto, nel caso di detenzione illecita di stupefacenti, qualunque agevolazione prestata dal concorrente al colpevole, prima che la condotta di questi sia cessata, si risolve inevitabilmente in un concorso, quanto meno a carattere morale, nel reato permanente. La riconducibilità della condotta all'uno o all'altro reato va effettuata considerando, con valutazione in concreto, l'elemento psicologico dell'agente, verificando se l'aiuto da questi consapevolmente prestato ad altro soggetto, che ponga in essere la condotta criminosa costitutiva del reato permanente, sia l'espressione di una partecipazione al reato oppure nasca dall'intenzione - manifestatesi attraverso individuabili modalità pratiche - di realizzare una facilitazione alla cessazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 12210/2010 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 08/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

udito il P.G. in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

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