Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25781 del 18 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:25781PEN

Massima

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Il reato di diffamazione, essendo perseguibile a querela di parte, si estingue per effetto della remissione della querela da parte della persona offesa, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna e la condanna del querelato al pagamento delle spese processuali. Il principio di diritto è che la remissione della querela, in quanto atto di disponibilità della pretesa punitiva da parte della persona offesa, determina l'estinzione del reato di diffamazione, con conseguente annullamento della sentenza di condanna e condanna del querelato alle spese processuali, in quanto l'estinzione del reato per remissione di querela priva di effetti la pronuncia di condanna, essendo il reato di diffamazione perseguibile a querela di parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriel - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 25/9/2014 della Corte d'appello di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CARDINO Alberto, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza;

udito per l'imputata l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chied…

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