Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16462 del 27 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16462PEN

Massima

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Il custode di un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo ai sensi del Decreto Legislativo n. 285 del 1992, articolo 213, che circoli abusivamente con lo stesso, non commette il reato di cui all'articolo 334 c.p. (sottrazione, soppressione, distruzione, dispersione o deterioramento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa), essendo applicabile in tal caso la sola sanzione amministrativa prevista dal citato articolo 213, comma 4, in forza del principio di specialità di cui all'articolo 9 della Legge n. 689 del 1981. Infatti, la norma amministrativa, essendo diretta a sanzionare la mera circolazione abusiva del veicolo in sequestro, senza alcun riferimento alle condotte di sottrazione, soppressione, distruzione, dispersione o deterioramento del bene, risulta speciale rispetto alla fattispecie penale, la quale tutela l'interesse cautelare tipico del vincolo imposto con il sequestro a protezione del buon andamento della pubblica amministrazione. Pertanto, la violazione degli obblighi di custodia connessi alla misura applicata e l'uso del veicolo che ne determini il deterioramento, integrano esclusivamente l'illecito amministrativo, non essendo configurabile il concorso formale tra le due disposizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli;

avverso la sentenza del 18 luglio 2008 emessa dal Tribunale di Napoli - Sezione distaccata di Pozzuoli;

nel procedimento a carico di:

Ta. Fe. ;

e Bo. Ma. ;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. Giorgio Fidelbo;

sentito il sostituto Procuratore Generale, Dott. Giovanni D'Angelo, che …

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