Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11528 del 23 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:11528PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere espresso nella seguente massima giuridica: La registrazione di una conversazione effettuata da uno dei partecipanti costituisce valida prova, anche in assenza di denuncia della vittima, quando il contesto di intimidazione e terrore in cui questa versa giustifica il suo silenzio. La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, quali dichiarazioni di collaboratori di giustizia e elementi individualizzanti, è sufficiente a giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per il reato di partecipazione ad associazione di stampo mafioso, anche in assenza di un diretto coinvolgimento del singolo indagato negli atti di violenza, quando non emergano elementi che facciano ritenere un suo allontanamento dalla cosca di appartenenza. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, non è vincolato dalle smentite della persona offesa, quando queste siano riconducibili al clima di terrore instaurato dall'organizzazione criminale, e può fondare il proprio convincimento su altri elementi probatori, quali le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e le risultanze delle intercettazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 4818/2011 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 06/07/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLA PIRACCINI;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Gaeta chiedeva l'inammissibilita' del ricorso.

Rilevato che il difensore non e' comparso.

FATTO E DIRITTO

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