Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18990 del 6 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18990PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso nel reato si configura quando il contributo del concorrente, pur non essendo necessario ai fini della realizzazione del fatto, risulta comunque apprezzabile in quanto rafforza il proposito criminoso o agevola l'opera degli altri concorrenti. Pertanto, anche il mero fornire l'arma utilizzata per commettere il reato è sufficiente a integrare la fattispecie del concorso, non essendo necessario un contributo causalmente determinante rispetto all'evento. Inoltre, l'esclusione della legittima difesa, anche nella forma putativa, è giustificata quando mancano i presupposti oggettivi della scriminante e l'autore del fatto ha agito per un impeto di risentimento o ritorsione, escludendo così la necessità di difesa. Infine, l'errore di fatto deducibile con il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. deve consistere in un vero e proprio errore percettivo della Corte di cassazione nella lettura degli atti del giudizio di legittimità, tale da influenzare il processo decisionale e condurre ad una pronuncia diversa da quella che sarebbe stata adottata in assenza dell'errore. Non rientrano in tale nozione gli errori valutativi o di giudizio, né le omissioni motivazionali che non dipendano da una svista materiale nella lettura dei motivi di ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 47722/2013 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 30/10/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;
Il Sostituto Procuratore generale della Corte di cassazione, Dr. BIRRITTERI Luigi, ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 27 marzo 2009, la Corte di Assise di Napoli condannava, tra gli altri, (OMISSIS) alla pena di ventuno anni e sei mesi di reclusione per i reati di …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.