Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 509 del 2023

ECLI:IT:CGARS:2023:509SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo è un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, né l'indicazione del responsabile del procedimento, né la trasmissione dei verbali di accertamento, essendo sufficienti la mera indicazione degli estremi di tali atti nel provvedimento finale. Tuttavia, il provvedimento deve essere adeguatamente motivato in fatto, con la puntuale descrizione delle opere abusive realizzate e delle relative difformità rispetto al progetto autorizzato, al fine di consentire all'interessato di comprendere le ragioni della decisione e di poter esercitare pienamente il proprio diritto di difesa. Il mutamento di destinazione d'uso con opere, anche se realizzato all'interno di locali accessori o pertinenziali, comporta una modificazione edilizia con incidenza sul carico urbanistico, che richiede il previo rilascio del permesso di costruire, non potendo essere ricondotto al regime autorizzatorio semplificato previsto per i meri cambi di destinazione d'uso senza opere. La valutazione dell'abuso edilizio deve essere effettuata in una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate, essendo il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio derivante non da ciascun intervento singolarmente considerato, bensì dall'insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e nelle reciproche interazioni. La realizzazione di manufatti di rilevanti dimensioni e con autonoma funzione, come una piscina, non può essere qualificata come pertinenza urbanistica, in quanto tali opere, per le loro caratteristiche, possiedono una propria autonomia rispetto all'edificio principale e una potenziale attitudine ad una diversa e specifica utilizzazione economica.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/08/2023

N. 00509/2023REG.PROV.COLL.

N. 00080/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 80 del 2021, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Messina, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Messina, v. le Cadorna, n. 14;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia sezione staccata di Catania (Sezione Prima) n. 1259/2020, resa tra le parti;

<…
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.