Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28793 del 21 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28793PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, ai sensi dell'art. 483 c.p., si configura quando il soggetto attesta falsamente, in violazione dell'obbligo giuridico di affermare il vero, qualità personali rilevanti ai fini della formazione di un atto pubblico, pur in assenza di una materiale contraffazione o alterazione del documento. Tale condotta, finalizzata ad incidere sulla redazione dell'atto pubblico, integra il delitto di cui all'art. 483 c.p., a prescindere dal perfezionamento o meno dell'atto stesso. Il giudice di appello può procedere alla riqualificazione giuridica del fatto, senza disporre una rinnovazione dell'istruttoria, purché sia sufficientemente prevedibile la nuova definizione dell'accusa, l'imputato possa far valere le proprie ragioni e la riqualificazione non comporti un aggravamento del trattamento sanzionatorio. Ai fini del riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, l'onere di specificità dei motivi di impugnazione è direttamente proporzionale alla motivazione del provvedimento impugnato, sicché l'appellante deve contrastare in modo analitico le ragioni poste a fondamento del diniego, senza potersi limitare a una mera riproposizione della richiesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/01/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SIANI VINCENZO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso nel seguente senso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza resa il 27 gennaio - 23 febbraio 2017 la Corte di appello di Milano ha confermato la sentenza resa in data 8 marz…

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