Il vincolo di destinazione d'uso alberghiera imposto ex lege sull'immobile, ai sensi dell'art. 2, comma 1, della L.R. 7 febbraio 2008 n. 1, non può essere rimosso mediante semplice SCIA, ma richiede una motivata istanza di svincolo da parte del proprietario, sulla quale il Comune deve pronunciarsi accertando la sussistenza delle condizioni previste dalla legge. L'eventuale concessione edilizia precedentemente rilasciata per il mutamento di destinazione d'uso non è idonea a esentare l'immobile dal vincolo alberghiero, in quanto la decadenza del titolo edilizio per mancato inizio o completamento dei lavori entro i termini di legge determina il venir meno degli effetti abilitativi. Inoltre, il principio di affidamento non può essere invocato per contestare il vincolo alberghiero imposto dalla legge, in quanto tale vincolo deriva direttamente dalla normativa sopravvenuta e non dal comportamento dell'amministrazione. Pertanto, il Comune è legittimato a inibire l'intervento di mutamento di destinazione d'uso da alberghiero a residenziale, in assenza della preventiva istanza di svincolo e del relativo provvedimento comunale che ne accerti i presupposti.