Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8450 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:8450SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il condono edilizio di cui al D.L. n. 269 del 2003, convertito nella L. n. 326 del 2003, non è consentito per "abusi maggiori" (cioè abusi riconducibili a nuove costruzioni o ristrutturazioni) realizzati in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale o di altra natura, posto in epoca anteriore alla realizzazione delle opere, indipendentemente dal tipo di vincolo, se di inedificabilità assoluta o relativa. In tali situazioni, il diniego di sanatoria edilizia è atto dovuto per l'Amministrazione, non potendo trovare applicazione il regime più favorevole del condono. Ciò in quanto la legge regionale n. 12 del 2004 ha ampliato le categorie delle opere non sanabili, estendendole anche a quelle realizzate, prima dell'apposizione del vincolo, in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici, su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela di interessi paesaggistici, ambientali, idrogeologici e archeologici. Tale scelta restrittiva del legislatore regionale è stata ritenuta legittima dalla Corte costituzionale in relazione alla eccezionalità delle norme statali sul condono e alla rilevanza della maggiore tutela dei beni ambientali e paesaggistici perseguita dalla Regione. Pertanto, in presenza di interventi qualificabili come nuova costruzione o ristrutturazione realizzati in area soggetta a vincoli paesaggistici o ambientali, il diniego di sanatoria edilizia è atto dovuto per l'Amministrazione, non potendo trovare applicazione il regime più favorevole del condono, neppure in caso di formazione del silenzio assenso sull'istanza di condono. Inoltre, la circostanza che vi siano altri immobili abusivi in zona non rende legittima la costruzione realizzata in assenza di titolo autorizzativo, né l'esistenza di altre lesioni arrecate alla zona rappresenta un motivo sufficiente a dispensare dalla verifica riguardante la realizzabilità o la sanabilità di un'opera.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/04/2024

N. 08450/2024 REG.PROV.COLL.

N. 04978/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4978 del 2014, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Via Cola di Rienzo, 162;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

del diniego di condono n. 742 del 24 dicembre 2013;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio di Roma Capitale;

Visti tutti gli atti della c…

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