Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48763 del 30 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:48763PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare impugnato, deve verificare che essa sia effettiva, non manifestamente illogica e internamente coerente, senza poter riesaminare autonomamente gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione. Il sindacato del giudice di legittimità sulla motivazione si limita a riscontrare che essa sia sorretta, nei suoi punti essenziali, da argomentazioni non viziate da evidenti errori logici e non risulti internamente contraddittoria o incompatibile con altri atti del processo specificamente indicati dal ricorrente. Il ricorrente, per dimostrare il vizio logico-giuridico della motivazione, deve individuare l'atto processuale cui fa riferimento, provarne la verità e indicare le ragioni per cui esso inficia in modo decisivo la tenuta logica e l'interna coerenza della motivazione. Il giudice di legittimità, a fronte delle deduzioni del ricorrente, è chiamato a una valutazione unitaria e globale sulla reale esistenza della motivazione e sulla permanenza della sua resistenza logica, senza poter procedere ad un'analisi atomistica dei singoli atti e motivi di ricorso. Inoltre, il giudice di legittimità può valutare la condotta processuale dell'imputato, congiuntamente ad altre circostanze sintomatiche, ai fini della formazione del suo libero convincimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMESSO), nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 30 maggio 2011 del Tribunale del riesame di Napoli che ha parzialmente confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere 4 maggio 2011 del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli limitatamente al capo sub 7 (articolo 644 c.p., commi 1 e 4, n. 3 e 4, e articolo 629 c.p. e Legge n. 203 del 1991, articolo 7), nonche' sui ricorsi proposti dal Procuratore della Repubblica di Napoli nei confro…

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