Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15374 del 3 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15374PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di minaccia grave, ai sensi dell'art. 612, comma 2, c.p., sussiste quando la condotta minacciosa, valutata in relazione alle condizioni soggettive sia del soggetto attivo che di quello passivo, risulta idonea a cagionare un grave turbamento psichico nella vittima, a prescindere dalla gravità del danno prospettato. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la minaccia si sia concretizzata nell'evento temuto, essendo sufficiente l'idoneità della stessa a determinare un serio allarme e un fondato timore nella persona offesa. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione della gravità della minaccia, purché tale valutazione sia sorretta da adeguata motivazione che dia conto delle specifiche circostanze del caso concreto. La mancata concessione delle attenuanti generiche, così come il diniego della sospensione condizionale della pena, rientrano nella discrezionalità del giudice, il quale deve motivare la propria scelta sulla base degli elementi emersi, senza essere vincolato a considerare tutti i fattori prospettati dall'imputato. Il danno morale conseguente al reato di minaccia grave, accertato sulla base della documentazione medica, è risarcibile ai sensi degli artt. 185 c.p. e 2059 c.c., con liquidazione equitativa, indipendentemente dalla procedibilità d'ufficio del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1146/2012 CORTE APPELLO di ANCONA, del 29/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO;

Il Procuratore generale della Corte di Cassazione, Dott.ssa Cesqui Elisabetta, ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

Per il ricorrente e' presente l'Avvocato (OMISSIS), il qual…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.