Il concorso di più soggetti nell'attuazione di un programma criminoso finalizzato al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, alla falsificazione documentale e al favoreggiamento della permanenza sul territorio nazionale di stranieri irregolari, integra il reato di associazione per delinquere, a prescindere dalla circostanza che i singoli partecipi abbiano avuto consapevolezza di far parte di un'organizzazione strutturata e stabile, essendo sufficiente la consapevolezza di contribuire al raggiungimento di un fine illecito comune. Ai fini della configurabilità del reato associativo, è irrilevante che i singoli accordi tra i partecipi siano stati conclusi di volta in volta, essendo necessario soltanto un accordo iniziale, anche se non espresso in modo formale, per la realizzazione di un programma criminoso unitario e duraturo nel tempo. La competenza territoriale per il reato di associazione per delinquere va individuata nel luogo in cui ha avuto inizio la consumazione del reato, trattandosi di reato permanente a condotta libera e a consumazione anticipata. L'eccezione di incompetenza territoriale, tempestivamente proposta, deve essere valutata dal giudice, anche nel caso in cui l'imputato abbia optato per il rito abbreviato, non essendo tale scelta processuale idonea a determinare la rinuncia a far valere la competenza del giudice naturale.