Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 415 del 2014

ECLI:IT:TARPIE:2014:415SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca del permesso di soggiorno può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, qualora questi abbia rinunciato al ricorso o comunque non abbia più interesse alla sua prosecuzione. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando l'inutile protrarsi di un giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente. Esso trova applicazione ogni qualvolta il ricorrente perda il proprio interesse originario all'annullamento dell'atto impugnato, indipendentemente dalle ragioni che abbiano determinato tale sopravvenuta carenza di interesse. Il giudice, pertanto, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato, al fine di evitare un inutile dispendio di risorse pubbliche e private.

Sentenza completa

N. 00987/2010
REG.RIC.

N. 00415/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00987/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 987 del 2010, proposto da:
EL HAJLI NOURREDINE, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Torino, corso V. Emanuele II, 82;

contro

MINISTERO DELL'INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Torino, corso Stati Uniti, 45;
QUESTURA DI NOVARA;

per l'annullamento

del provvedimento del Questore della Provincia di Novara n. 48/2010 (Div. P.A.S. - Cat. A.11.10/Imm.) emesso in data 16.02.2010 e notificato in data 08.…

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