Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24998 del 2 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:24998PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata a una persona sulla base di una valutazione complessiva della sua pericolosità sociale, desunta da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, pregresse misure di prevenzione, pendenze giudiziarie per analoghi fatti delittuosi, modalità professionali e ravvicinate di commissione dei reati, assenza di lecite fonti di sostentamento, contiguità con soggetti pregiudicati e mancato effetto deterrente di precedenti misure coercitive personali, che dimostrino una conduzione di vita abitualmente basata sui proventi di attività illecite e sull'assenza di un'attività lavorativa idonea a determinare le condizioni per la formazione di una lecita base reddituale. Tale valutazione complessiva della pericolosità sociale, adeguatamente motivata dal giudice di merito, legittima l'applicazione della misura di prevenzione per un periodo di tempo congruo rispetto alla gravità e persistenza del pericolo sociale accertato, senza che l'eventuale successiva assoluzione per uno specifico reato possa inficiare la valutazione di pericolosità complessiva del soggetto. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla verifica dell'esistenza di una motivazione non meramente apparente, che abbia adeguatamente considerato tutti gli elementi rilevanti ai fini della valutazione della pericolosità sociale, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaeta - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 16/01/2020 della Corte di appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DE AMICIS Gaetano;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale TASSONE Kate, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 16 gennaio 2020 la Corte d'appello di Bologna ha confer…

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