Il decreto di espropriazione per pubblica utilità è un atto non recettizio, la cui efficacia non è subordinata alla notifica all'interessato, che non ne costituisce né elemento integrativo, né requisito di validità, né condizione di efficacia. La mancata notifica del decreto non incide sulla legittimità del provvedimento, ma soltanto sull'opponibilità dello stesso al destinatario e sulla decorrenza dei termini per l'esercizio delle facoltà processuali. Ai fini della tempestività della conclusione della procedura ablatoria, rileva esclusivamente la data di emissione del decreto, non anche la sua successiva trascrizione nei registri immobiliari, che ha mera funzione di pubblicità-notizia. La dichiarazione di indifferibilità e urgenza, necessaria per l'occupazione anticipata, può essere implicita nell'approvazione definitiva del progetto, senza necessità di un provvedimento espresso, quando la procedura sia stata avviata anteriormente all'entrata in vigore del Testo Unico sull'espropriazione per pubblica utilità, che ha introdotto il requisito della specifica motivazione. Inoltre, il termine di efficacia di tre mesi dalla dichiarazione di indifferibilità e urgenza, previsto dal Testo Unico, non trova applicazione alle procedure espropriative avviate anteriormente alla sua entrata in vigore.