Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25148 del 16 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25148PEN

Massima

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Il reato di porto abusivo di armi improprie di cui all'art. 4 della L. n. 110 del 1975 sussiste quando l'agente abbia portato fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, oggetti che, pur non essendo armi in senso stretto, possono essere utilizzati per offendere, come nel caso di un paio di forbici della lunghezza di 18 cm, la cui attitudine offensiva è in re ipsa e risulta ulteriormente comprovata dall'effettivo utilizzo per commettere un omicidio. Tuttavia, nel determinare la pena, il giudice deve applicare la disciplina sanzionatoria più favorevole all'imputato, vigente al momento della commissione del fatto, con la riduzione di un terzo prevista per il rito abbreviato, senza poter applicare l'aggravante di cui al comma 6 dell'art. 4 quando questa non sia stata effettivamente contestata e descritta in fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO F. Maria S. - Presidente

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3718/2013 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 08/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Orsi Luigi che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza resa in data 5.5.2011, il Tribunale di Chieti in composizione monocratica, in esito a rito abbre…

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