Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40407 del 30 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40407PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede la prova di un contributo effettivo e concreto del soggetto agente al perseguimento degli scopi illeciti del sodalizio, tale da integrare una stabile ed organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del gruppo criminale. Tale contributo può anche essere di modesta portata, purché destinato a fornire un efficace ausilio al permanere della struttura mafiosa e al raggiungimento dei suoi obiettivi criminali. La mera disponibilità mostrata verso singoli associati, anche di vertice, al servizio dei loro interessi particolari, non è sufficiente a integrare la fattispecie, essendo necessaria un'adesione permanente e volontaria al sodalizio per ogni fine illecito suo proprio. Gli indizi di colpevolezza devono essere connotati da gravità e precisione, sostenuti da specifici fatti concludenti idonei a suffragare la costante continuità del vincolo associativo e ad avvalorare un ruolo funzionale dell'indagato al gruppo e alle sue dinamiche operative e di crescita criminale, espressione non occasionale di tale adesione con immanente coscienza e volontà dell'autore di farne parte e di contribuire al suo illecito sviluppo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. BASSI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 20/12/2013 del Tribunale di Reggio Calabria:

esaminati il ricorso, l'ordinanza impugnata e gli atti ostensibili;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore del ricorrente, av…

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