Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La procedura di erogazione di contributi pubblici, prevista dall'art. 128 della L.R. n. 11/2010, deve essere espletata nel rispetto dei criteri di priorità e modulazione proporzionale stabiliti nell'avviso pubblico, quale lex specialis della procedura. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a valutare prioritariamente le istanze presentate da soggetti già beneficiari di precedenti norme regionali di riconoscimento di specifici contributi e a modulare l'entità dei finanziamenti in misura proporzionale al punteggio assegnato a ciascun ente partecipante, senza poter procedere a riduzioni indistinte e generalizzate degli importi stimati dalle competenti commissioni di valutazione. L'interesse a ricorrere del partecipante alla procedura deve essere concreto, pratico ed effettivo, non meramente ipotetico, con la necessaria allegazione e dimostrazione della possibilità di conseguire, in caso di accoglimento del ricorso, l'utilità sperata, ovvero il maggior finanziamento richiesto. I motivi di ricorso devono essere specifici e articolati nel rispetto dei requisiti di cui all'art. 40, comma 1, lett. d) e comma 2 c.p.a.