Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23018 del 9 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23018PEN

Massima

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La parte civile non costituita parte civile nel processo penale non è legittimata a proporre ricorso per cassazione avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato, neppure nel caso in cui il pubblico ministero abbia proposto appello avverso la stessa sentenza e tale appello sia stato dichiarato inammissibile ai sensi della legge n. 46 del 2006. Ciò in quanto le norme transitorie di cui all'art. 10 della citata legge riguardano esclusivamente l'impugnazione del pubblico ministero e non consentono alla parte civile di subentrare nel ricorso per cassazione al posto del pubblico ministero che non lo abbia proposto. La legittimazione della parte civile all'impugnazione è disciplinata dalle norme originarie del codice di procedura penale, le quali non prevedono per la parte civile la possibilità di proporre ricorso per cassazione avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato. Pertanto, il ricorso proposto dalla parte civile in tale ipotesi deve essere dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. ODDO Massimo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BI. EL., p.c., N. IL (OMESSO);

nel procedimento contro:

LI. RO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/10/2004 Tribunale di Ravenna sez. dist. Di Faenza;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di rigetto del sost. proc. gen. Dr. Fraticelli Mario;

udito l'avv. Abbadessa i…

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