Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3962 del 29 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3962PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La motivazione della sentenza di condanna per i reati di ingiuria e minaccia deve contenere un'adeguata e specifica valutazione degli elementi costitutivi di tali reati, non essendo sufficiente il mero richiamo alle dichiarazioni della persona offesa o ai segni di violenza fisica riscontrati, senza un'autonoma e critica disamina della sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi dei reati contestati. Inoltre, ai fini del riconoscimento dell'esimente della provocazione nei delitti contro l'onore, non è necessaria la contestualità temporale tra l'offesa ricevuta e la reazione dell'imputato, essendo sufficiente che quest'ultima intervenga finché perduri lo stato d'ira suscitato dal fatto provocatorio, a prescindere dal tempo trascorso, purché il ritardo sia dipeso dalla natura e dalle esigenze proprie degli strumenti adoperati per ritorcere l'offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);:
avverso la sentenza n. 23/2014 TRIBUNALE di BELLUNO, del 20/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 20.10.2014 il Tribunale di Belluno confermava la sente…

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