Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37636 del 3 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37636PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dolo del reato di uso di atto falso si configura anche quando l'imputato adduca giustificazioni fantasiose circa la provenienza della parte aggiunta all'interno del documento, in quanto tali giustificazioni confermano la sua consapevolezza dell'alterazione del documento stesso. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo, può legittimamente disattendere le giustificazioni addotte dall'imputato qualora le ritenga prive di riscontri probatori e meramente pretestuose, in quanto tali da confermare la volontarietà della condotta. Inoltre, l'accertamento della sussistenza del dolo, quale elemento soggettivo del reato, rientra nel merito della valutazione probatoria rimessa al giudice di merito, la cui decisione non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata e immune da vizi logici o giuridici. Infine, la declaratoria di inammissibilità del ricorso per Cassazione, in ragione della manifesta infondatezza del motivo relativo all'erronea applicazione della legge penale, comporta l'inoperatività della prescrizione del reato, maturata successivamente alla pronuncia della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FR. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 12/01/2007 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. PIZZUTI GIUSEPPE;

udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Ciampoli Luigi, che ha chiesto l'inammissibilita';

udito il difensore avv. Maia Vincenzo.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del 1…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.