Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36491 del 10 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36491PEN

Massima

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Il disturbo psichico che rende l'imputato non imputabile per infermità mentale, qualora comporti una persistente pericolosità sociale, legittima l'applicazione di una misura di sicurezza, quale la libertà vigilata accompagnata da trattamento terapeutico, al fine di assicurare l'osservanza del necessario e costante monitoraggio medico-farmacologico, idoneo a fronteggiare le manifestazioni del disturbo e a scongiurare il rischio di recidiva del reato. La valutazione della pericolosità sociale dell'imputato non imputabile deve tenere conto delle risultanze della perizia psichiatrica, nonché delle dichiarazioni dei medici curanti, i quali possono attestare la necessità di un trattamento sanitario continuativo e la sua idoneità a contenere le manifestazioni del disturbo psichico, la cui mancata osservanza può favorire il compimento di condotte penalmente rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. Bi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 15/12/2009 della Corte di appello di Messina;

visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CONTI Giovanni;

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza in epigrafe la Cort…

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