Il Comune, nell'emanare ordinanze contingibili e urgenti in materia di gestione dei rifiuti ai sensi dell'art. 191 del d.lgs. n. 152/2006, è tenuto a motivare in modo chiaro e puntuale il ricorso a tale strumento normativo, indicando le specifiche ragioni di urgenza e di tutela della salute pubblica e dell'ambiente che giustificano l'adozione di "speciali forme di gestione dei rifiuti". A tal fine, l'amministrazione comunale deve acquisire previamente i pareri obbligatori degli organi tecnici competenti, i quali devono esprimersi sulle conseguenze ambientali delle misure disposte. In mancanza di tali pareri, le ordinanze sindacali adottate ai sensi dell'art. 191 cit. sono illegittime per difetto di istruttoria, non potendosi ritenere sufficienti mere interlocuzioni informali con uffici interni o altri soggetti. Diversamente, ove l'amministrazione intenda intervenire per ragioni di igiene e sanità pubblica, potrà adottare ordinanze contingibili e urgenti ai sensi degli artt. 50 e 54 del d.lgs. n. 267/2000, senza necessità di acquisire i pareri tecnici previsti dalla disciplina in materia di rifiuti. In ogni caso, la motivazione del provvedimento deve essere chiara e coerente, evitando riferimenti normativi contraddittori o imprecisi, al fine di consentire un'adeguata tutela del diritto di difesa del destinatario.