Cassazione penale Sez. III sentenza n. 32465 del 16 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32465PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti può essere accertata sulla base di plurimi elementi probatori, tra cui le intercettazioni telefoniche e ambientali, anche se non è possibile determinare con precisione la quantità di droga ceduta. Ai fini della configurazione del reato, è sufficiente che dalle conversazioni intercettate emerga in modo chiaro l'attività di spaccio, senza che sia necessario quantificare esattamente la droga oggetto di cessione. Inoltre, l'identificazione dell'imputato come soggetto coinvolto nello spaccio può essere desunta da una valutazione complessiva degli elementi di prova, come i riferimenti al suo soprannome nelle conversazioni intercettate e la sua presenza nei luoghi oggetto di monitoraggio, senza che sia indispensabile un riscontro diretto della sua partecipazione alle singole cessioni. La recidiva facoltativa può essere riconosciuta sulla base del marcato disvalore della condotta, delle precedenti condanne per reati della stessa specie e degli ingenti quantitativi di droga trattati, senza che sia necessario considerare ulteriori criteri come la condizione personale dell'imputato o il suo percorso riabilitativo. I vizi di motivazione e le violazioni di legge relative all'autorizzazione e all'utilizzabilità delle intercettazioni sono valutati in modo rigoroso, ma possono essere superati qualora risulti che il giudice abbia adeguatamente verificato la sussistenza dei presupposti normativi, anche sulla base di elementi probatori diversi dalle sole notizie confidenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/01/2017 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANDRONIO ALESSANDRO MARIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ROMANO GIULIO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi presentati da (O…

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