Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23278 del 16 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23278PEN

Massima

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Il termine per l'impugnazione di una sentenza penale decorre dalla data di deposito della motivazione, indipendentemente dalla discordanza tra il dispositivo letto in udienza e quello riportato nella sentenza depositata, prevalendo in ogni caso il termine indicato nel dispositivo depositato. Pertanto, l'appello avverso una sentenza penale è inammissibile se proposto oltre il termine di 45 giorni dal deposito della motivazione, anche qualora il dispositivo letto in udienza avesse indicato un termine più ampio. Il giudice di legittimità, nel valutare la tempestività dell'impugnazione, deve fare riferimento esclusivamente agli atti depositati, senza poter considerare eventuali discordanze tra il dispositivo letto in udienza e quello riportato nella sentenza. Inoltre, il mancato rispetto del termine di deposito della motivazione da parte del giudice di primo grado non comporta l'obbligo di dare avviso alle parti del deposito stesso, essendo onere della parte interessata verificare autonomamente l'avvenuto deposito ai fini della proposizione dell'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. MI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 17/2009 CORTE APP.SEZ.MINORENNI di REGGIO CALABRIA, del 17/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

FATTO E DIRITTO

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