Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15292 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:15292SENT

Massima

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Il termine perentorio di trenta giorni previsto dall'art. 23, comma 6, del D.P.R. n. 380/2001 per l'esercizio del potere inibitorio da parte della pubblica amministrazione nei confronti di una denuncia di inizio attività (DIA) edilizia ha carattere tassativo e non può essere superato, neppure attraverso l'adozione di un provvedimento di autotutela ai sensi dell'art. 21-nonies della Legge n. 241/1990, in assenza dei presupposti procedimentali, motivazionali e temporali ivi richiesti. Pertanto, il provvedimento con cui l'amministrazione comunale dichiara l'inefficacia di una DIA presentata oltre il termine di trenta giorni dalla sua ricezione è illegittimo per violazione del termine perentorio stabilito dalla legge, a prescindere dalla sussistenza di eventuali vizi sostanziali relativi all'intervento edilizio realizzato. Inoltre, l'amministratore di condominio evocato in giudizio non riveste la qualifica di controinteressato in senso tecnico, non essendo configurabili terzi controinteressati nei provvedimenti repressivi in materia edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/10/2023

N. 15292/2023 REG.PROV.COLL.

N. 07316/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7316 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

nei confronti

((omissis)), non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale del Comune di ((omissis)) (Rm) di cui alla nota prot.n.31136 del 4.7.2012, di comunicazione di inefficacia della Dia n.2729 presentata il 2.2.2009 (prot.n.5163);

- degli atti presuppo…

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