La sospensione della prescrizione introdotta dalla L. n. 67 del 2014 ai sensi dell'art. 159 c.p., comma 3-bis e art. 420-quater c.p.p. opera anche per i fatti commessi antecedentemente all'entrata in vigore della suddetta legge. Ciò in quanto la regola di cui all'art. 159 c.p., secondo cui quando il procedimento o il processo penale è sospeso in applicazione di una particolare disposizione di legge, lo è anche il corso della prescrizione, è certamente anteriore alle condotte penalmente rilevanti, essendo contenuta nel codice penale del 1930 e ribadita dalla L. n. 251 del 2005. Pertanto, anche al momento della consumazione dei fatti, il reo era in condizione di prevedere la possibilità che successive cause di sospensione fossero introdotte da nuove disposizioni di legge, senza che ciò comporti una violazione del divieto di retroattività della legge penale più sfavorevole sancito dall'art. 25, comma 2, Cost. Ciò in quanto la sospensione del corso della prescrizione, essendo riconducibile alla fattispecie della "particolare disposizione di legge" di cui all'art. 159 c.p., comma 1, può dirsi essere anteriore alle condotte contestate.